Con questa ricetta ci occupiamo stavolta di Etruschi, popolo dalle origini incerte, secondo alcuni orientali, secondo altri autoctoni dell’area da loro occupata (Toscana, Lazio, pianura Padana e Campania), secondo altri nordici. Di certo ebbero molta influenza sui Romani (tanto da governare Roma con ben 3 dei 7 re) e, come i Romani, amavano bere e mangiare, come si deduce dalle numerose scene di banchetto delle tombe affrescate. La lingua etrusca (del tutto diversa da tutte le altre) è in parte nota, ma i testi in nostro possesso sono per lo più iscrizioni funerarie, votive o dedicatorie: di sicuro non c’è una letteratura come quelle greca o latina e, per quel che ci riguarda, non c’è un Apicio etrusco. Per conoscere la loro cucina ci si basa in parte sugli autori latini e sulla cucina romana arcaica, in parte sui ritrovamenti archeologici, in parte su una supposta continuità della tradizione nella cucina toscana. La ricetta che andiamo a proporre è una sorta di pasta e fagioli. Ciò che la differenzia da quella moderna è il tipo di fagiolo utilizzato, ossia il fagiolo con l’occhio, o dolico. Tutte le altre varietà di fagiolo usate al giorno d’oggi, infatti, non erano presenti in Europa prima della scoperta dell’America (e hanno soppiantato le specie precedenti a causa della maggiore resa). Per quel che riguarda la pasta, è opinione di molti studiosi che gli Etruschi la utilizzassero, anche se certo non in tutti i formati di oggi; nella tomba dei Rilievi di Cerveteri è stato anche trovato un rilievo di quello che sembrerebbe un mattarello.
Ingredienti per 4 persone:
· 250 g di fagioli con l’occhio secchi;
· 100 g di pappardelle o altra pasta stretta e lunga;
· 100 g di lardo;
· 1 spicchio d’aglio;
· 6 rametti di rosmarino;
· 6 rametti di timo;
· Mezzo litro di brodo di carne;
· Sale;
· Pepe;
· Olio extra vergine di oliva;
· Pecorino grattugiato.
Preparazione:
Mettere a mollo i fagioli la sera prima. Portare a ebollizione dell’acqua non salata e versarvi i fagioli. Far lessare per circa un’ora (o per il tempo indicato sulla confezione), lasciando sobbollire a fuoco medio-basso. Tagliare il lardo a cubetti. Fare un trito di rosmarino, timo e aglio. Poi rosolare in una pentola il lardo con il trito e aggiungere metà dei fagioli lessi. L’altra metà va frullata in un mixer e aggiunta anch’essa. Aggiungere mezzo litro di brodo. Portare a ebollizione, aggiungere la pasta e continuare la cottura mescolando. Se si asciuga troppo aggiungere qualche mestolo d’acqua. Aggiustare di sale e pepare. Servire con una spolverata di pecorino e un filo d’olio.
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