pane (antica Roma)

Pane (Panis)

Il pane era l’alimento fondamentale, soprattutto per le classi basse. Far sì che a Roma ci fosse sempre il grano per produrlo in abbondanza e a prezzo contenuto (cura annonae) era una questione molto spinosa e richiedeva un controllo diretto sui luoghi di rifornimento. In età imperiale il principale granaio dell’impero era l’Egitto, che non a caso era proprietà privata dell’imperatore, per poterlo controllare meglio. Gaio Gracco, nel 123 a.C. fu il primo a introdurre distribuzioni di grano gratuite o a prezzo molto basso ai cittadini romani, poi abolite, in seguito riprese occasionalmente e infine, da Giulio Cesare e durante l’impero, divenute stabili e sempre gratuite. Le classi dirigenti delle altre città, in genere, organizzavano qualcosa di simile, spesso non a spese pubbliche, ma di tasca propria. Sebbene molti nobili di allora fossero seguaci di filosofie, come lo Stoicismo, fondate sul compiere azioni a beneficio della collettività, è ovvio che non si trattava semplicemente di filantropia: evitare che il popolo morisse di fame significava impedire che scoppiassero rivolte o turbamenti dell’ordine pubblico, specie nelle grandi città. E, finita la repubblica, il popolo con la pancia piena non si curava certo della perdita della libertà, libertà che peraltro non aveva mai avuto, ma era sempre stata privilegio di pochi; ciò fece dire all’indignato Giovenale che al popolo interessano solo “panem et circenses”, cioè pane e spettacoli nel circo: oggi si potrebbe dire Champions e 80€ in busta paga, ma le cose non sono molto cambiate!

Ingredienti per 1 pane (1 persona):

  • 300 g di farina (metà 00 e metà di semola di grano duro);
  • 150 g d’acqua;
  • Un pizzico di sale fino;
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva;
  • Qualche grano di sale grosso.

Preparazione:

Impastare l’acqua e la farina con un pizzico di sale. Formare una pagnotta. Spianarla con un mattarello dandogli la forma di una pizza. Intagliare la superficie dividendola in 8 parti, in modo che poi sia più facile spezzarlo. Mettervi sopra un po’ di sale grosso e l’olio e infornare. Cuocere a 150° C per 45 minuti, controllando comunque il grado di cottura. Non essendo lievitato, più che pane come lo intendiamo è una via di mezzo fra una focaccia e una schiacciatina. Il pane lievitato esisteva, ma questa tipologia era più comune. Lo si può usare come accompagnamento, oppure condire come una pizza col formaggio alle erbe (vedi ricetta)

 

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